La situazione contingente ha messo in ginocchio il mondo dello spettacolo e della cultura, degli spazi preposti all’aggregazione e fruizione di tali contenuti così come l’indotto che confluisce su produzioni, agenzie di servizi, attori, interpreti, performers e tutti gli operatori di settore. Trattasi di uno stop necessario che rischia di interrompere non solo processi di creazione e distribuzione ma anche di ideazione e di valorizzazione artistica, soprattutto nei percorsi di crescita e promozione dei nuovi talenti e dei nuovi progetti, ancora più delicati se indipendenti ed esterni ai grandi circuiti commerciali di gestione e diffusione.
Un settore quello dello spettacolo costruito sul precariato puro e sulla libera professione, senza accesso a particolari formula di ammortizzatori sociali e che rischia la paralisi non solo per pochi mesi ma per l’intera programmazione artistica in corso ed estiva con fortissime ripercussioni sullo start successivo in autunno.
L’esigenza di comunicare come essenziali formule di contenimento sanitario e misure di salvaguardia economica ai settori produttivi in primis, viene a relegare il tema Arte e Cultura ad un angolo di riserva mediatica, spesso trattato solo ed esclusivamente quando associato al turismo o per fornire suoni e colori a una campagna social media estemporanea spesso utile per diffondere hashtag che richiamino al bisogno di stare a casa o emotivamente di rincuorare al superamento della situazione, magari grazie a testimonial nazionali che, per quanto di valore, profondamente distanti dal tessuto artistico e dalle problematiche dei musicisti, attori, produzioni indipendenti etc.
Si finisce così col dimenticare che Arte e Cultura oltre a Musei gestiti da aziende partecipate o cooperative con sostegno della PA ed esponenti da Show Biz da milioni di followers, sono anche singole professionalità e autonomi operatori di servizi, associazioni, spazi, circoli impegnati quotidianamente nel regalare programmaticità e management al settore tanto quanto le imprese e le altre categorie professionali, oltre che essere protagonisti indiscussi della creazione e diffusione di contenuti che hanno il pregio e l’onore di avere un alto profilo sociale e comunicativo.
Con quest’ultima consapevolezza nasce Arte Sostiene Arte, ben più di un hashtag o di una campagna digitale, bensì un richiamo accalorato al fondamento del settore: l’artista (musicista, cantante, attore, performer, creativo, intellettuale) e il contenuto artistico.
Voluta da ASGProduzioni (divisione indipendente e autofinanziata di Asian Studies Group per valorizzare e distribuire prodotti artistici e culturali fra Europa e Asia) è iniziata lo scorso 6 marzo 2020 sulla web tv dell’Associazione ospitando giorno per giorno contributi di artisti indipendenti o vicini a produzioni e distribuzioni curate dall’associazione con lo scopo di sensibilizzare sul tema della cultura in grado di resistere oltre l’emergenza. Il connubio di cultura e resistenza è in primis veicolato dall’importanza che il contenuto artistico ha nell’aiutare una società ad affrontare una missione comune, dove valori e sforzi trovino origine anche nella comunicazione artistica.
Subito sono arrivati i primi contributi dal mondo della musica e del Teatro e della danza. Nathalie con cui ASGProduzioni ha lavorato nella distribuzione del tour Crossing Distances in Giappone e Corea ha immediatamente diffuso un video a sostegno dell’iniziativa, seguita anche da Elisa Pistis che con ASGProduzioni ha portato Mistero Buffo in Osaka e con cui ora si trova a lavorare nella distribuzione esclusiva del medesimo progetto al femminile e Francesco Pacelli, il danzatore e performer con cui l’associazione ha iniziato l’attività di produzione attraverso Fushikaden spettacolo che si è aggiudicato poi la IX edizione del premio internazionale Teatro Nudo Teresa Pomodoro
Dal 27 Marzo è poi prevista una rassegna streaming dal titolo CultStreaming, Cultura online per tutti che accoglierà contributi originali proposti in digital performing da parte di molti ambassadors che hanno aderito all’iniziativa, con lo scopo di regalare al pubblico occasione di fruizione ma anche condivisione sulla tematica proposta. Estratti degli stessi live saranno poi resi disponibili per la visione successiva sempre su ASGTV in Youtube.
ASGproduzioni sta coinvolgendo operatori sensibili all’iniziativa attraverso una campagna di crowdfunding in grado di sostenere gli artisti coinvolti in queste settimane di profondo stallo professionale, garantendo loro visibilità sui progetti intrapresi o in corso di ideazione e inserendo le loro proposte nella programmazione del digital performing.
“Non è nostro interesse sostituire la programmazione online al palco che rimane la destinazione prediletta per il legame con pubblico e ambiente; il teatro poi è un luogo che forma lo spettacolo e viceversa quindi crea un legame indissolubile con gli interpreti” spiega ASGProduzioni “ma l’accostamento di tematiche innovative, di digitalizzazione culturale e di diffusione dei contenuti all’industria dell’Arte e della Cultura, sono strumenti di grande potenzialità e di unico accesso in questo periodo e li vogliamo valorizzare al meglio”.
E’ possibile proporre un contenuto per la campagna di sensibilizzazione e per la programmazione online live nel #CultStreaming Festival contattando la produzione all’indirizzo email asgproduzioni@asianstudiesgroup.net