Garden Blaze Records rilascia oggi l’ultimo EP di Alex Van Hool, HOPE. Alex ritorna sulla scena discografica con il primo di un doppio EP tematico preludio di un album che sarà pubblicato e distribuito a Giugno.

Un progetto che mette la musica elettronica al centro di un percorso di incontro e
fusione fra arte e performing sia esso dal vivo (con un agenda che è pronta a ripartire quanto prima sul piano dei live) che in streaming, in una fitta agenda di promozione e di assidua contestualizzazione in collaborazioni a tema anche per quanto riguarda l’industria del contenuto (movie & fiction).
Alex Van Hool emerge con un approccio che parte dalla cura per il sound design,
valorizzandone lo stile in chiave tematico-narrativa e approda a sponde di
concertazione con altre discipline artistiche in una poliedrica ma pur sempre organica commistione e reciproca influenza, senza mai un bisogno di prevaricazione.

Con HOPE (e i tre brani che sono una narrazione in musica di un ritorno dinamico alle proprie energie e alla positività del vivere) inizia un percorso di sperimentazione che affida alla musica elettronica un ruolo pionieristico nell’avvicinare un target ampio a suggestioni tematiche e performative eterogenee molto vicine al mondo della comunicazione artistica che intercetta linguaggi espressivi su più livelli: musica, danza, teatro, arte, live performing.
E’ come se dal livello più comunemente conosciuto della musica elettronica come “intrattenimento di ritmo da mondo discoteca” si senta il bisogno di ripartire con una chiave di comunicazione che avvicini l’elettromusic al mondo del performing artistico, con una sua autorevolezza e piano di interdipendenza con altre arti.
Emerge la voglia di crescere in questa sfida, nella scelta a collaborare con Garden Blaze per un progetto che non è totalmente di taglio elettronico-popolare.
L’etichetta guidata da Paolo Cacciato e da poco coinvolta a livello internazionale in progetti sperimentali, pur non rivestendo una posizione di leading nel panorama della musica elettronica, si dimostra sensibile a cogliere sfide che riportino su un piano innovativo e di autorevolezza artistica percorsi di solida esperienza come quello di Alex Van Hool.
Abbiamo chiesto direttamente ad Alex di raccontarci qualcosa in più su questo
nuovo progetto:
“Come per tutti i progetti ambiziosi, Hope è solo il primo passo di un percorso che ho
da subito condiviso con Garden Blaze fin dal primo incontro, con la
Direzione di Paolo Cacciato abbiamo voluto intraprendere la strada dell’elevare la musica elettronica a un concetto estetico e di comunicazione in chiave artistica, e non
non più solo secondo un’accezione commerciale di destinazione nel riempire i dancefloors.
La situazione drammatica in cui si ritrova tutto il settore ci impone di rivedere e
ripensare la nostra funzione artistica, dobbiamo cercare di avvicinare la musica
elettronica da aspetti commerciali a una proiezione e interpretazione che venga apprezzata
e percepita come forma d’arte. Proprio per questo motivo ho deciso di collaborare
con Garden Blaze per la sua esperienza e profonda inerenza con arte, teatro, internazionalità: tutti aspetti che spero ci permetteranno di raggiungere un obiettivo di profondo rinnovamento per il segmento musicale in cui lavoro.
Sono particolarmente eccitato al pensiero di partecipare a ConThiene conun concerto live previsto per Giugno, una manifestazione di così ampio respiro artistico che voglia puntare ad unire forme d’arte tanto diverse tra loro; ci saranno teatro, concerti, cantautorato, danza
contemporanea e la musica elettronica, saranno giorni stimolanti per tutti.
Il nome dell’Ep, Hope non è casuale, per me è la necessità di rivedere nella musica
elettronica uno strumento di recupero, la chiave con cui rafforzare il concetto di
espressione artistica.”